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Progetto di Allestimento: Kinostudio “Shqipëria e Re” - frammento dal progetto “Le Mille Finestre”

Il progetto degli studenti della Facoltà delle Scienze Applicate è stato realizzato nell'ambito del corso "Progetto di Allestimento", a fin di trasformare gli spazi dell'ex Kinostudio in un parco d'arte e spazio dedicato alla cultura. Quest’ultimo è un’iniziativa del Ministero della Cultura. Il progetto più esteso degli studenti verrà presentato durante il seminario intitolato “Esporre l’Albania. Proposte di allestimento nei locali dell’ex Kinostudio”. L’evento online avrà luogo oggi, il 01 febbraio 2021, alle ore 17:00.


Il progetto degli studenti della Facoltà delle Scienze Applicate è stato realizzato nell'ambito del corso "Progetto di Allestimento", a fin di trasformare gli spazi dell'ex Kinostudio in un parco d'arte e spazio dedicato alla cultura. Quest’ultimo è un’iniziativa del Ministero della Cultura. 
Il progetto più esteso degli studenti verrà presentato durante il seminario intitolato “Esporre l’Albania. Proposte di allestimento nei locali dell’ex Kinostudio”. L’evento online avrà luogo oggi, il 01 febbraio 2021, alle ore 17:00.


Di Fabjon Bregaji, Mariglen Gega, Joni Zajmi.
Corso di Laurea in Architettura, UCNSBC

La tematica di questo progetto di allestimento era curare uno spazio espositivo per arti figurative nella parte abbandonata del vecchio edificio di “Kinostudio Shqipëria e Re” a Tirana, ora la sede attuale del Ministero di Cultura. Questo spazio e collocato nell’ultimo piano dell’edificio, con un tetto a capriata, pareti con intonaco consumato, finitura in calce per il solaio e l’intradosso del tetto e aperture che guardano verso il Sud-Ovest. La camera e un rettangolo di dimensioni 4.4 m x 25m, con un’altezza massima di 6.8 m nell’asse di simmetria che coincide col colmo del tetto, e di lato da dove il tetto si appoggia su le mura e il solaio c’è una distanza verticale di 1.5 m, per lo più inutilizzabile.
Lo spazio e definito dal nostro progetto con una serie di panelli sospesi di tela, tutti a una distanza di 50 cm dal pavimento e di 1.20 m dalle pareti più lunghe. Esse sono messe in ordine parallelo al lato più corto della camera, ogni fila 2 m distante dall’altra per dare posto agli osservatori per relazionarsi con le opere visive e loro stessi. Appena entrato nella camera il visitatore avrà difronte il primo “corridoio” della serie che lo invita al suo percorso nello scoprire la mostra e i sui contenuti. Queste tele saranno appese da aste di acciaio messe di sopra, creando una membrana frammentata e messa a strati; dei veli che non nascondono in modo completo, tuttavia non scoprono. E nello stesso tempo avranno delle altezze che variano da uno l’altra, in un ritmo non regolare e disorganizzato, imitando immagini e forme diverse trovate nel territorio e la realtà albanese.


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