×

Report sull’Evento di Lancio: Verso una Nuova Rete Accademica per la Salute Pubblica e l'Invecchiamento Attivo nell’Europa dell’Est e nei Balcani

Lo scorso 31 Ottobre, si è svolta la conferenza internazionale sugli anziani con titolo: “The Elderly Condition in the Balkans and Eastern Europe: Challenges and Opportunities”, organizzata dalla Roman Academy of Public Health (RAPH) e dedicata a un tema di crescente rilievo per le politiche sanitarie e sociali in quasi ogni paese: .”L'invecchiamento globale della popolazione e le implicazioni per lo sviluppo di modelli di servizi sanitari e sociali che siano efficienti, sostenibili e rispondenti alle esigenze di questa fascia della popolazione".


Lo scorso 31 Ottobre, si è svolta la conferenza internazionale sugli anziani con titolo: “The Elderly Condition in the Balkans and Eastern Europe: Challenges and Opportunities”, organizzata dalla Roman Academy of Public Health (RAPH) e dedicata a un tema di crescente rilievo per le politiche sanitarie e sociali in quasi ogni paese: .”L'invecchiamento globale della popolazione e le implicazioni per lo sviluppo di modelli di servizi sanitari e sociali che siano efficienti, sostenibili e rispondenti alle esigenze di questa fascia della popolazione".

Il XIX secolo ha visto avviarsi in Europa prima e poi in tutto il pianeta, una trasformazione epocale: la transizione demografica. Le sue conseguenze – una sostanziale crescita sia delle popolazioni che della attesa di vita- si sono infine manifestate con la emersione di un vero e proprio continente demografico, quello della vecchiaia. Da minoranza residuale la terza età è diventata stagione di massa, cui la stragrande maggioranza dei cittadini può raggiungere e vivere.  Proprio per la novità del fenomeno, è mancato un pensiero sulle conseguenze di questa trasformazione, conseguenze certamente economiche e previdenziali, ma anche sociali, assistenziali e antropologiche. “Reinventare” la vecchiaia è oggi una delle grandi priorità del nostro tempo, affinché questo ormai lungo periodo della nostra vita sia vissuto nel migliore dei modi.

Purtroppo, la situazione demografica dei Balcani e dell’Europa dell’est presenta caratteristiche critiche, tali da destare grande preoccupazione per il futuro di questa area europea. Si registra infatti una vera e propria decrescita assoluta e relativa, legata non solo al declino della natalità e fertilità ma anche e soprattutto ai fenomeni migratori che hanno depauperato la popolazione giovanile. Inoltre, un fenomeno singolare di invecchiamento senza effettiva crescita della attesa di vita si accompagna a elevati tassi di mortalità, soprattutto della popolazione maschile, e basso numero di anni di attesa di vita libera da disabilità. Fenomeni diffusi di povertà rendono la vecchiaia in questi paesi ancor più bisognosa ed è ancora più urgente rivedere il vecchio modello centrato su ospedali ed istituti di cura in favore di un approccio community based.

In questo contesto la fondazione della prima regione della RAPH fuori dall’Italia vuole raccogliere questa grande sfida scommettendo sulla creazione di una rete di collaborazione tra università e istituzioni europee per affrontare il tema di un invecchiamento dell’Europa dell’Est e dei Balcani in condizioni dignitose e di buona salute, con un approccio sostenibile, integrato e olistico. L’obiettivo a lungo termine è quello di costruire un movimento che protegga e valorizzi il ruolo degli anziani nella società, sviluppando un approccio originale che non consideri l'invecchiamento come un costo, ma come una risorsa strategica per il progresso di ciascuna nazione.

La visione si ispira ad una Carta dei Diritti e Doveri delle Persone Anziane, pensata per promuovere un invecchiamento attivo e supportare l’inclusione degli anziani in un contesto di diritti riconosciuti, di partecipazione attiva e della accettazione di doveri comunitari nei confronti delle generazioni che ci hanno preceduto.

La partecipazione, la condivisione e la discussione delle sfide e delle esperienze provenienti da diversi paesi dell’Europa dell’Est rappresentano un contributo iniziale fondamentale per promuovere il progresso verso soluzioni comuni e strategie innovative, volte a migliorare l’efficacia e la sostenibilità dei servizi sanitari e sociali dedicati alla popolazione anziana. In seguito sono ripresi alcuni punti di rilievo per ulteriore discussione e approfondimento da ogni paese/presentazione:

Albania

  1. Sistemi di supporto basati sulla comunità: È essenziale stabilire reti di supporto comunitario solide per affrontare l’isolamento sociale delle persone anziane. Programmi che promuovano l'inclusione sociale e offrano assistenza nelle attività quotidiane possono migliorare significativamente la qualità della vita degli anziani.
  2. Integrazione dell’assistenza agli anziani nelle politiche nazionali: È fondamentale incorporare l’assistenza agli anziani nelle politiche sanitarie e sociali nazionali. Questo include garantire che i sistemi sanitari siano adeguatamente attrezzati per rispondere ai bisogni specifici della popolazione anziana, promuovendo la prevenzione e migliorando l'accesso ai servizi di geriatria.
  3. Formazione per i caregiver: Fornire una formazione completa ai caregiver professionali e familiari è di vitale importanza. Questa formazione dovrebbe concentrarsi sulle pratiche di assistenza geriatrica, sulle competenze comunicative e sulla comprensione delle sfide uniche che affrontano le persone anziane, per garantire loro un'assistenza adeguata e compassionevole.

Armenia

  1. Importanza delle politiche demografiche sostenibili: La strategia dell'Armenia enfatizza la necessità di politiche demografiche bilanciate e sostenibili per affrontare le sfide poste dall'invecchiamento della popolazione e dal calo dei tassi di natalità. Questo mette in evidenza la necessità di misure proattive per garantire stabilità demografica e benessere sociale.
  2. Affrontare le sfide della migrazione: La significativa perdita netta di popolazione dovuta alla migrazione in Armenia sottolinea l’importanza di creare condizioni che incentivino la permanenza della popolazione e attraggano i cittadini di ritorno. Questo aspetto evidenzia la necessità di politiche volte a migliorare le opportunità economiche e la qualità della vita per mitigare gli effetti negativi della migrazione.
  3. Concentrarsi sulla stabilità monoetnica: L’elevata e costante proporzione di armeni nella popolazione suggerisce che il mantenimento dell’identità culturale ed etnica è fondamentale per la coesione sociale. Questo elemento sottolinea l’importanza di promuovere un senso di appartenenza e comunità tra la popolazione per sostenere le strategie demografiche.

Romania

  1. Modelli di assistenza integrata e coordinata: La Romania ha sviluppato progetti pilota che integrano servizi sanitari e supporto sociale a livello comunitario, rivelatisi efficaci nel rispondere alle necessità degli anziani. L'obiettivo è espandere questi modelli per garantire una maggiore copertura nazionale, promuovendo la collaborazione tra governo e ONG per fornire cure integrate​ (Romania).
  2. Strategie per prevenire e ridurre la mortalità evitabile: Un’altra lezione chiave è l'importanza di rafforzare le cure preventive per gli anziani, con interventi mirati alla gestione delle malattie croniche e alla promozione di stili di vita sani. Questo approccio ha dimostrato un potenziale significativo per migliorare la qualità di vita e ridurre la mortalità evitabile nelle fasce di popolazione anziana​ (Romania).
  3. Importanza del supporto per i caregiver familiari: La Romania riconosce il ruolo cruciale dei caregiver familiari, soprattutto nelle aree rurali. Per affrontare le sfide che questi incontrano, sono stati proposti sostegni finanziari, formazione specializzata e servizi di sollievo per i caregiver, con l'obiettivo di rafforzare il sistema di supporto agli anziani e favorire l’invecchiamento in loco​ (Romania).

Serbia

  1. Necessità di integrazione dei servizi: La popolazione anziana della Serbia richiede servizi sanitari e di supporto sociale integrati, poiché l'attuale sistema è frammentato tra diversi ministeri e agenzie. Un punto di accesso unificato per le cure a lungo termine, con informazioni e servizi coordinati, migliorerebbe l'accesso e preserverebbe la dignità e i diritti degli anziani.
  2. Supporto per i caregiver informali: I caregiver informali, spesso membri della famiglia, sono i principali fornitori di cure per gli anziani in Serbia, ma mancano di un adeguato supporto. La Serbia raccomanda di investire nella formazione, nella consulenza e in politiche del mercato del lavoro più flessibili per migliorare la qualità dell'assistenza e ridurre l'esaurimento dei caregiver. Questo approccio migliorerebbe anche la qualità della vita sia dei caregiver che dei destinatari delle cure.

Macedonia de Nord

  1. Assistenza integrata per gli anziani: La Macedonia del Nord ha scoperto che integrare l’assistenza sanitaria e sociale per gli anziani è essenziale. Si promuove un approccio collaborativo che combina servizi medici, sociali e di supporto comunitario, contribuendo a ridurre i ricoveri ospedalieri e migliorando la qualità della vita degli anziani.
  2. Promozione di programmi di invecchiamento attivo: Riconoscendo l’importanza della prevenzione per la salute, la Macedonia del Nord investe in programmi che promuovono un invecchiamento attivo e sano. Queste iniziative incoraggiano l’attività fisica, l’integrazione sociale e il supporto per la salute mentale, riducendo i costi sanitari e sostenendo il benessere della popolazione anziana.
  3. Riforme del sistema previdenziale e sostenibilità finanziaria a lungo termine: Le riforme del sistema pensionistico sono considerate un passo necessario verso la sostenibilità. Modificando l’età pensionabile e rivedendo le formule di calcolo delle pensioni, la Macedonia del Nord mira a mantenere un sistema finanziariamente sostenibile, garantendo supporto agli anziani senza sovraccaricare la popolazione in età lavorativa.

Kosovo

  1. Sfide nei servizi pubblici per gli anziani: I servizi per gli anziani sono garantiti dal sistema sanitario pubblico, ma di conseguenza presentano limitazioni e carenze che rispecchiano le sfide finanziarie e organizzative del sistema stesso. L'accesso ridotto a tali servizi è principalmente dovuto alla carenza di case di riposo e strutture di lungodegenza dedicate a questa fascia di popolazione.
  2. Sovraccarico sanitario e mancanza di sostegno sociale per gli anziani: Sebbene gli anziani necessitino di servizi sia sanitari che sociali, questa responsabilità grava interamente sul sistema sanitario. Le conseguenze sono molteplici: da un lato, si riduce la disponibilità di servizi per altre fasce della popolazione; dall’altro, emerge una carenza di professionisti qualificati per l’assistenza sociale. Infine, la mancanza di coordinamento tra servizi sanitari e sociali genera costi aggiuntivi per il sistema pubblico.
  3. Soluzioni per migliorare i servizi della comunità per gli anziani: Tra le soluzioni da introdurre nei servizi comunitari: l'uso della tecnologia per facilitare l’accesso; migliorare la formazione, il monitoraggio e la supervisione degli operatori sanitari; integrare i servizi sanitari e sociali per ridurre i costi a carico delle famiglie; investire in programmi di prevenzione e finanziare modelli sostenibili per l’erogazione di questi servizi.

Slovacchia

  1. Fattori di rischio per gli anziani: I principali fattori di rischio per la salute degli anziani sono principalmente legati allo stile di vita, come il fumo, il consumo di alcolici, le cattive abitudini alimentari e la mancanza di attività fisica. Le malattie cardiovascolari occupano il primo posto tra le cause di ricovero, ma offrono anche significative opportunità per introdurre modelli di gestione più salutari ed efficaci di queste patologie in un contesto comunitario.
  2. Assistenza agli anziani: punti di forza e lacune: l paese dispone di buoni requisiti per la gestione sanitaria e sociale degli anziani, attraverso strutture adeguate alle specifiche patologie, professionisti qualificati nel settore geriatrico (medici e infermieri), nonché strategie, programmi e standard nazionali per la promozione dei fattori di rischio specifici per questa fascia di popolazione. Tuttavia, manca una valutazione complessiva della cura degli anziani e un'area definita per il miglioramento.

Seguici su