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Tu hai la forza

L'Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” e un gruppo di novestudentihanno partecipato a un'iniziativa globale universitaria lanciata dal Dipartimento di Stato americano e Facebook, chiamata Peer to Peer: Challenging Extremism (P2P) Facebook Global Digital Challenge). Il P2P è progettato per contrastare la presenza di odio, pregiudizio ed estremismo online, promuovendo la tolleranza, la comprensione, la risoluzione dei problemi e l'empatia tra i giovani attraverso la progettazione e l'implementazione di campagne positive sui social media


Titolo del progetto:Tu hai la forza

Programma:Peer to Peer: Facebook Global Digital Challenge

Durata:6 mesi

Inizio progetto: 2017

Fine progetto: 2017

Sommario:

L'Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” e un gruppo di novestudentihanno partecipato a un'iniziativa globale universitaria lanciata dal Dipartimento di Stato americano e Facebook, chiamata Peer to Peer: Challenging Extremism (P2P) Facebook Global Digital Challenge). Il P2P è progettato per contrastare la presenza di odio, pregiudizio ed estremismo online, promuovendo la tolleranza, la comprensione, la risoluzione dei problemi e l'empatia tra i giovani attraverso la progettazione e l'implementazione di campagne positive sui social media.

La campagnaTu hai la forza (Ti ke forcën), è stata ispiratadal crescente fenomeno del bullismo e del cyberbullismo in Albania.È stata fatta una ricerca in 9 scuole medie superiori e licei, in 4 città d’Albania, dove circa 1400 studenti hanno risposto a un questionario anonimo sul bullismo e il cyber bullismo. Il target group del progetto sono i preadolescenti (9-12 anni) e adolescenti (13-18 anni) attivi nei social media ed esposti a bullismo e cyberbullismo. Altri destinatari sono genitori, insegnanti delle scuole superiori, psicologi e dirigenti, parti interessate chiave (gruppi di interesse, ONG) e la maggioranza silenziosa.

La campagna consiste nella sensibilizzazione contro questo fenomeno attraverso attività online nelle media sociali e altri media (disseminando anche i risultati ottenuti dalla ricerca) e attività dirette comprendendo il lavoro con le scuole della comunità locale attraverso l'informazione, la prevenzione e l'intervento dai tanti punti di vista (bullo,vittima, testimoni). Il progetto ha assistito nella risoluzione di casi concreti di bullismo e cyberbullismo in Albania.

Istituzionidi supporto:Albanian National Children Helpline for abused children in Albania, Albanian National Platform for Child internet safety.

Persona di contatto: Laura Yzeiraj [email protected]

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Poster in lingua Albanese: 

Brochure in lingua Albanese: 

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