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Dedicato a Padre Franco Sartori

Era semplice sapere dove si trovava padre Franco, o nei corridoi a parlare, o in capellina con quelli di noi che avevano bisogno di sostegno. Era sua abitudine, celebrare una messa prima dell'inizio della sessione di esami. Durante l'omelia di una di queste messe mi colpì una sua frase: "Quando qualcosa non andrà bene, e vi sentirete inadeguati, incapaci, non capiti, non accettati, soli... ricordatevi che c'è sempre UNA persona alla quale andate bene cosi, proprio cosi come siete, proprio cosi come LUI vi ha immaginati."


Oggi la comunità studentesca della nostra università e non solo, è più sola con la morte di Padre Franco, un uomo, un maestro di semplicità, umiltà e gioia immensa, la quale riusciva a trasmetterla ovunque lui fosse.

Ho conosciuto padre Franco il mio primo anno di corso in Medicina e Chirurgia, e mi ricordo ancora il suo sorriso contagioso nel chiedermi "E tu sei una matricola?" e senza neanche darti il tempo di rispondere ti stava già proponendo tutte le attività possibili ed immaginabili della pastorale universitaria.

Per lui l'università era molto di più che una struttura che formava professionisti, era una comunità, ed il cuore pulsante di questa comunità era la pastorale universitaria, alla quale insieme agli studenti dedicò tutto il tempo, l'affetto e sé stesso.

Era semplice sapere dove si trovava padre Franco, o nei corridoi a parlare, o in capellina con quelli di noi che avevano bisogno di sostegno. Era sua abitudine, celebrare una messa prima dell'inizio della sessione di esami. Durante l'omelia di una di queste messe mi colpì una sua frase: "Quando qualcosa non andrà bene, e vi sentirete inadeguati, incapaci, non capiti, non accettati, soli... ricordatevi che c'è sempre UNA persona alla quale andate bene cosi, proprio cosi come siete, proprio cosi come LUI vi ha immaginati."

Oggi a nome di tutti gli studenti che hai conosciuto, accompagnato e amato ti voglio ringraziare per il dono prezioso che sei stato e permettimi di salutarti con un passo di Isaia 21,11. "Sentinella, quanto resta della notte? Viene il mattino...".

Arrivederci Padre Franco ora goditi l'Alba che tanto hai amato, professato ed atteso.


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