Il Centro Europeo di Scienza della Pace, Integrazione e Cooperazione dell'Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” ha organizzato l'incontro dal tema “L'allargamento: problemi e prospettive nei Balcani occidentali”.
L'obiettivo di questa riunione era quello di approfondire le conoscenze sullo sviluppo dell'Unione Europea verso i paesi dei Balcani occidentali. Al giorno d'oggi, ci sono molte opportunità per discutere di questo processo attraverso un approccio interdisciplinare, e le opinioni dei relatori invitati hanno reso possibile questo incontro. L'incontro è stato organizzato in collaborazione con l'Osservatorio transeuropeo dei Balcani e del Caucaso.
Nel dare il benvenuto agli ospiti, il Presidente della Fondazione Nostra Signora del Buon Consiglio, fr. Ruggero Valentini ha citato la dichiarazione dell'ex primo ministro italiano Romano Prodi, che in una visita in Albania ha affermato “Il mondo è circondato da conflitti, ma abbiamo una soluzione: l'Unione Europea”. In questo contenuto fr. Ruggero Valentini ha affermato che l'Albania ha forti caratteristiche europee perché l'Europa stessa è una comunità che supera i conflitti. Ha affermato che l'Albania merita di far parte dell'UE, ricordando l'espressione del rinascimentale Pashko Vasa: "la religione degli albanesi è l'albanesità", mostrando che gli albanesi sono in sintonia con i valori europei.
Il direttore del CESPIC Prof. Raul Caruso, presentando un'ampia visione delle condizioni in cui si svolge il processo di allargamento, ha affermato che l'Europa è fonte di ispirazione e che dobbiamo conoscere le prospettive del processo.
Il direttore dell'Istituto per gli studi internazionali Dott. Albert Rakipi, presente alla conferenza, ha affermato che la questione principale resta come i paesi dei Balcani occidentali dovrebbero costruire uno Stato legale e democratico.
La dott.ssa Marta Szpalla ha portato l'esperienza della Polonia al momento dell'adesione di questo paese all'Unione Europea, come esempio che mostra l'ulteriore espansione dell'unione.
Mentre la dott.ssa Luiza Chiodi, responsabile dell’Osservatorio transeuropeo dei Balcani e del Caucaso, si è soffermata sugli argomenti che preoccupano al momento l’Unione Europe come il libero mercato, l’energia, la sicurezza, l’immigrazione.