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Monitoraggio Strutturale del Teatro dell’Accademia delle Belle Arti a Tirana: Innovazione Tecnologica per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Albanese

Oggi è una giornata promettente per il patrimonio storico e culturale dell’Albania, siccome in uno degli edifici più belli e storici di Tirana – la Sala dei Concerti dell’Università delle Arti – è stato realizzato un progetto innovativo di monitoraggio con un sistema tecnologico all’avanguardia.


Oggi è una giornata promettente per il patrimonio storico e culturale dell’Albania, siccome in uno degli edifici più belli e storici di Tirana – la Sala dei Concerti dell’Università delle Arti – è stato realizzato un progetto innovativo di monitoraggio con un sistema tecnologico all’avanguardia.

Per la prima volta in Albania, l’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” presenta un’iniziativa che sostiene e tutela il patrimonio del Paese, in stretta collaborazione con le istituzioni governative, con l’Università di Firenze, con il mondo imprenditoriale – come Tecnopolo d’Abruzzo – e con partner tecnici quali Palmerini SCT, West Aquila Srl, Comitech Srl e MGAD Design. L’evento ha riunito presso la Sala Grande dei Concerti dell’Università delle Arti, dirigenti e rappresentanti di università, ministeri competenti, deputati del Parlamento europeo, architetti, diplomatici, studenti e altri ospiti.

L’evento, dal titolo “Monitoraggio Strutturale del Teatro dell’Accademia delle Belle Arti a Tirana: Innovazione Tecnologica per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Albanese”, è stato presentato attraverso diversi panel durante i quali i relatori hanno condiviso valutazioni, idee, conoscenze ed esperienze di grande valore. Moderato dalla coordinatrice del progetto, PhD Arch. Andia Guga, l’incontro ha suscitato grande interesse in ognuna delle sue sessioni programmate. In apertura, il Presidente della Fondazione “Nostra Signora del Buon Consiglio”, fr. Ruggero Valentini, dopo aver ringraziato i numerosi amici e ospiti presenti a questo importante evento, ha presentato un quadro delle attività della Fondazione NSBC in Albania sin dai primi anni dopo il 1990, soffermandosi su questo progetto che rappresenta chiaramente la dimensione europea e accademica dell’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” (UCNSBC) e le capacità delle sue risorse umane, che da decenni contribuiscono allo sviluppo del Paese. Il Presidente ha inoltre espresso le proprie congratulazioni a tutti coloro che hanno contribuito a questo ambizioso progetto, il quale monitorerà per due anni la struttura della Sala Grande dei Concerti dell’Università delle Arti.  

Il Rettore dell’Università delle Arti, Erald Bakalli, ha espresso il suo apprezzamento per la realizzazione di questa iniziativa all’interno di un’università che rappresenta lo spirito creativo e la storia culturale dell’Albania.

Nel suo intervento di saluto, il Vicerettore dell’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio”, Prof. Edmond Hajdëri, ha affermato che questo evento è di una grande importanza per l’UCNSBC sotto diversi aspetti. Il progetto non solo tutela il patrimonio storico e culturale, ma unisce per la prima volta con successo, in un moderno partenariato, le istituzioni statali, il mondo accademico e quello imprenditoriale. Questo tipo di collaborazione – ha sottolineato il Prof. Hajdëri – si inserisce nel quadro del piano di sviluppo accademico che, anno dopo anno, è cresciuto progressivamente all’interno dell’UCNSBC, rappresentando un modello di eccellenza nella cooperazione tra l’Albania e l’Italia.

Definendo il progetto un vero successo, i dirigenti dell’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” (UCNSBC) hanno sottolineato che si tratta del primo impegno di tali dimensioni, che coincide anche con il decimo anniversario della Facoltà di Scienze Applicate presso l’Università Cattolica.

Il deputato italiano Luciano D’Alfonso, arrivato appositamente dall’Italia per questo evento tanto culturale quanto scientifico, ha parlato durante l’attività di come la tecnologia progredisca e di come la legislazione possa contribuire a rendere concreti progetti di questo tipo. Ha inoltre congratulato l’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” per questo risultato che, secondo lui, rappresenta un contributo importante alla tutela del patrimonio culturale e storico dell’Albania.

Il Primo Segretario per le Scuole e le Università presso l’Ambasciata italiana a Tirana, Sergio Alias, ha dichiarato di essere rimasto impressionato da questo progetto di monitoraggio, che non solo viene realizzato per la prima volta in Albania, ma rappresenta anche un eccellente modello per la tutela del patrimonio dell’intero Paese. Il diplomatico italiano ha sottolineato che, insieme a questo evento, va evidenziato il fatto che l’iniziativa proviene dall’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” (UCNSBC), che segna una storia di successo nell’impiego della tecnologia in questo tipo di collaborazioni multi-partner.

Il Teatro dell’Accademia è stato progettato negli anni ’30 del secolo scorso dall’architetto fiorentino Gherardo Bosio. La protezione e la conservazione di questo edificio richiede un approccio scientifico, tecnologico e multidisciplinare, e l’iniziativa presentata durante questo incontro ha attirato un così grande numero di partecipanti proprio per questo motivo. Nell’edificio è stato installato un sistema di monitoraggio strutturale denominato SHM Board, dotato di tecnologie avanzate per rilevamento, analisi e prevenzione dei rischi. Questa iniziativa di ricerca e sviluppo, della durata di 24 mesi, è stata cofinanziata dall’AKKSHI (Agenzia Nazionale per la Ricerca Scientifica e l’Innovazione in Albania) e dal Tecnopolo d’Abruzzo.

Utilizzando sensori di ultima generazione e algoritmi intelligenti brevettati per prevenire falsi allarmi, il sistema installato sarà in grado di rilevare qualsiasi segnale di stress strutturale, vibrazioni anomale o degrado progressivo dell’edificio in tempo reale. Ciò consentirà non solo interventi tempestivi, ma anche lo sviluppo di un protocollo predittivo di manutenzione applicabile ad altri edifici storici in Albania. I dati raccolti saranno messi a disposizione della comunità accademica e scientifica, nonché delle istituzioni locali e dei professionisti del settore.

L’obiettivo dei progettisti di questa iniziativa è promuovere una nuova cultura della prevenzione, in cui la tecnologia non sostituisce la sensibilità verso il patrimonio, ma al contrario la potenzia attraverso strumenti concreti.

 

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