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ERASMUS PLUS – Il racconto di Klark

Nell'ambito della "Mobilità Internazionale" (Erasmus +), si è plasmato in me il desiderio di essere un passo avanti verso uno studente di qualità, un pò migliorato. Cracovia (Polonia), città fredda.


Nell'ambito della "Mobilità Internazionale" (Erasmus +), si è plasmato in me il desiderio di essere un passo avanti verso uno studente di qualità, un pò migliorato. Cracovia (Polonia), città fredda. Il calore viene compensato dagli altri studenti Erasmus, dal bacino mediterraneo come l'Italia e la Grecia, gli spagnoli, balcanici, serbi e rumeni, i tedeschi che hanno migliorato l'accento del mio tedesco, ucraini e altri amici locali. Il calore che ci siamo dati l'un l'altro unendo due cause: la prima, studiare all'università e la seconda, stare insieme perché ci sentivamo a casa e tra amici, anche in una terra straniera. I viaggi insieme ci hanno portato nei Paesi Bassi, Germania, Ucraina, Slovenia e Ungheria, godendo per un breve periodo, un semestre così lungo. Il benvenuto all'università, dove ogni ufficio ha cercato di ridurre la burocrazia e semplificare il processo d’ammissione, per unirsi al più presto a docenti e l’inizio delle lezioni. I professori ci hanno aiutato, con lezioni e compiti frequenti, cercando di ottenere il meglio da noi, abbassando la barriera linguistica. Un impulso che non si è spezzato, nemmeno il giorno in cui ci siamo separati, ma continua ad aiutarci con l'esperienza che ci ha fornito, l'interesse comune e i contatti che abbiamo scambiato. Molteplici ponti si sono costruiti, molti ponti migliorati e molti ricostruiti. Simbolismo, che non esprime solo la connessione della comunicazione tra studenti e l'università, ma anche l'unione delle culture dei seguenti paesi e l'accettazione in un paese straniero. Esprime la necessità di migliorare la qualità accademica e professionale e, soprattutto, esprime il desiderio di incontrarsi di nuovo.


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