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NATO “Science for Peace and Security”

L'Università Cattolica "Nostra Signora del Buon Consiglio", sotto il coordinamento dell'Università degli Studi di Milano e in collaborazione con l'Università Nazarbayev in Kazakhstan, è  un partner attivo nel progetto " Rilevazione e diagnosi precoce delle minacce biologiche emergenti".


L'Università Cattolica "Nostra Signora del Buon Consiglio", sotto il coordinamento dell'Università degli Studi di Milano e in collaborazione con l'Università Nazarbayev in Kazakhstan, è  un partner attivo nel progetto " Rilevazione e diagnosi precoce delle minacce biologiche emergenti". Questo progetto, in parte finanziato dalla NATO nell'ambito del programma Science for Peace and Security, mira a sviluppare e testare un biosensore, per diagnosticare alcuni virus che possono essere sfruttati come armi biologiche, colmando con lo sviluppo di un vaccino specifico contro il monkeypox virus (wild MPXV).

Nell'ambito di questo progetto, all'interno del nostro campus universitario, è stato strutturato il nuovo laboratorio di Biologia Molecolare e Virologia sotto il coordinamento del Prof. Carlo De Giuli Morghen, portando così non solo un'innovazione per l'Albania per quanto riguarda la tipologia della ricerca scientifica condotta, ma anche promuovendo la cooperazione e lo scambio di conoscenze tra i partner.

In questo contesto, con grande entusiasmo, all'inizio di settembre del 2021, è iniziata per noi come giovani ricercatrici, un'esperienza tanto attesa; il training di un mese nella struttura di ricerca ospitante, il Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale, presso l’ Università di Milano.

Durante il nostro soggiorno a Milano abbiamo vissuto tante emozioni, a partire dalla nostalgia di ritrovare un paese per noi molto familiare, considerando il fatto di essere state studentesse laureate presso UniMi/UniZKM, fino all'ospitalità offerta da tutto il personale del Dipartimento.

Il Prof. Carlo de Giuli Morghen, la Prof.ssa Antonia Radaelli nonché il responsabile del laboratorio il Prof. Carlo Zanotto, avevano preparato un dettagliato programma di lavoro per consentirci di padroneggiare tecniche e procedure di laboratorio specifiche quali: la trasformazione batterica, l’estrazione del DNA plasmidico, il DNA digestion, l’elettroforesi su gel, l’immunofluorescenza cellulare trasfettata e/o infettata, la trasfezione del DNA, l’estrazione, la purificazione e l’analisi di mRNA da cellule eucariotiche, la concentrazione del virus (FPTPA-L1R) mediante ultracentrifugazione, l’RT-PCR, l’ELISA, il Western blotting ecc.

Inoltre, abbiamo avuto l'opportunità di discutere e scambiare informazioni sull'organizzazione del laboratorio, l'archiviazione del protocollo e altre procedure relative alla conservazione dei campioni biologici e non solo.

Questa esperienza ci ha permesso di acquisire ampie conoscenze relative alla biologia e virologia molecolare, conoscenze necessarie per gestire e coordinare al meglio il lavoro  del nostro laboratorio presso l'Università Cattolica "Nostra Signora del Buon Consiglio".

Oltre al guadagno sul piano professionale, non possiamo non menzionare il nostro piacere e orgoglio nel aver conosciuto e collaborato con dei biologi molecolari virtuosi come il Prof. Zanotto e anche ricercatori rigorosi e professionali come la Prof.ssa Radaelli ed il Prof. De Giuli Morgen. Quest'ultimo, con il suo inesauribile entusiasmo, la sua immensa motivazione insieme alla sua insostituibile figura professionale ed esigente in qualità di co-direttore del Progetto NATO, è per noi una costante ispirazione e motivazione.

Per questi motivi, vorremmo sfruttare questa occasione per esprimere il nostro ringraziamento e la nostra gratitudine al Prof. Carlo De Giuli Morghen per averci dato questa opportunità, così come tutti gli altri collaboratori che hanno reso il nostro soggiorno efficiente e molto piacevole.

Il progetto di ricerca della NATO ha un'importanza multipla. In primis, perché questo rappresenta il primo progetto dell'Università Cattolica "Nostra Signora del Buon Consiglio" che ha consentito la creazione di un laboratorio di ricerca ad alti livelli. Inoltre, l'istituzione del laboratorio, oltre a soddisfare lo scopo del progetto stesso, costituisce un'importante base scientifica sperimentale, contribuendo così da un lato all'aumento delle capacità di ricerca del personale e dall'altro all'ulteriore ampliamento della ricerca stessa nel campo della diagnosi molecolare.

Siamo fiduciose e ottimiste che, cosi come la nostra motivazione ci sta dirigendo verso una nuova visione nell'avanzamento della nostra carriera personale, questo progetto dia un importante contributo al servizio delle applicazioni nel campo della salute pubblica e che apra la strada ad altri progetti finanziati di livello europeo e internazionale.

Naturalmente, tutto ciò non sarebbe possibile senza il decisivo sostegno dei responsabili di questo Ateneo e della Fondazione "Nostra Signora del Buon Consiglio", che hanno messo a disposizione gli spazi e le infrastrutture necessarie per l'attuazione e il continuo sviluppo di questo progetto. Un particolare ringraziamento va al Magnifico Rettore, il Prof. Bruno Giardina, che non solo come dirigente ma anche per la nota figura scientifica e il supporto dato, rappresenta per noi, così come per tutti i giovani ricercatori di questo Ateneo, una fonte di motivazione.

Volevamo concludere il ricordo di questo training con una frase che secondo noi rappresenta al meglio questa esperienza, che ha lasciato in noi un profondo ricordo:

‘’Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi’’.


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